martedì, 6 ottobre 2009 ore 07

 http://www.top7.it/lateoriadeltutto/complessita/tabid/417/Default.aspx 



diviso due



Come si passa dal micro al macro? Nell'esempio delle immagini una interpretazione prendendo a prestito un metodo spesso seguito dai componenti hardware e software dei nostri computer, raddoppiare o dimezzare a seconda se si voglia andare nel grande o nel piccolo. Ne viene fuori una mappa che permette di dirigersi verso una qualsiasi via di una qualsiasi citta' conoscendo oltre al nome della via il settore abbinato, partendo dal primo che comprende tutta la citta' per passare al secondo che la divide in due e cosi' via fino al settore specifico della nostra via. In questo modo avendo a mente una tabellina come quella sotto è possibile capire subito dove si trova una via senza bisogno della mappa specifica di quella citta'.






passaggio dal macro al micro, indicato dal numero 1-1-2-7-29-121 ad indicare i settori di appartenenza riferiti alle varie scale di aggregazione, dal primo numero, 1, riferito alla tavola principale che comprende tutto, fino al numero 121, riferito alla tavola scomposta in 256 parti. Per una divisione per due la serie è incompleta perchè si passa dal 7 al 29 (e dal 29 al 121, ecc) saltando un passaggio.












































giovedì, 23 luglio 2009 h 14.00



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Nella prima immagine una mappa mentale come siamo abituati a vederle oggi con al centro "installare il sistema informativo" e tutta la gerarchizzazione dei passi necessari per compiere questa operazione. Nella seconda immagine la stessa mappa (solo installare il sistema informativo senza i passi successivi) con l'introduzione del concetto di tempo e movimento e nella seconda immagine un passo non presente nella mappa originale di Alberto Scocco (soldi per il sistema informativo) utilizzata per metterla in stretta relazione con la prima immagine per uno sviluppo successivo della mappa in cui i si o no non saranno separati in due parti indipendenti ma in un solo si o no dove al variare dell'uno variera' anche l'altro
http://www.top7.it/mappementali/lascelta/movimento/tabid/412/Default.aspx

mercoledì, 1 luglio 2009 ore 16

Gentile prof. Giuseppe Zanniello, buongiorno. Mi chiamo Barnaba Francesco e scrivo a proposito dell'articolo sul Corriere della Sera a proposito delle classi miste oppure separate. Possibile che non si possa attuare una soluzione mista, come dalle immagini che seguono, dando la possibilita' allo studente di scegliere la classe che piu' gli aggrada, e tenendo conto anche della diversita' dei vari studenti e dei diversi stati emotivi di uno stesso studente, per cui in certi momenti ha bisogno di piu' concentrazione e di non vedere donne mentre magari in altri momenti piu' rilassati puo' anche permettersi di avere una donna nei banchi di fronte? Grazie
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> Stamattina si delira alla grande, direi...
> saluti allo studente Francesco Barnaba (prima il nome, ragazzo, il cognome
> sempre dopo...e con "rispondi a tutti" si coinvolge tutto un indirizzario in
> un dialogo tra lei e il prof. Zanniello) e ai colleghi coinvolti in una
> questione cotanto interessante e urgente ;-) Buona giornata Ida Fazio
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scusate, ma in questo modello educativo le donne appaiono e scompaiono in risposta
alle esigenze maschili di concentrazione o relax? Sen e Nussbaum parlano di "donne
mancanti" ma pensavo si trattasse di un fenomeno legato al mancato sviluppo dei paesi
post-coloniali, invece... non si smette mai di imparare!
buon lavoro a tutti
Serena Marcenò

--Serena Marcenò
Dipartimento di Arti e Comunicazioni
Università di Palermo
V.le delle Scienze - Edificio 15
90128 Palermo

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Egregio signore
non bisogna confondere le diverse finalità di una biblioteca e di una scuola. E' bene che le biblioteche restino così
come sono e che le persone si concentrino nella lettura dei libri e delle riviste indipendentemente da chi condivide
con loro la sala di lettura.E' bene che la scuola rispetti i diversi ritmi e stili di apprendimento dei soggetti maschili e
femminili e che contribuisca a valorizzare le loro specifiche identità di genere mediante la cultura.
G. Zanniello

http://www.top7.it/extra/feedback/biblioteca/tabid/411/Default.aspx


12 maggio 2009 ore 16



Rappresentazione grafica di cio’ che avviene nelle Onlus. Due uomini su un piedistallo a diverse altezze, di modo che il primo può vedere la ragazza oltre il muro ed il secondo no.
I due uomini possono però comunicare tra loro, così che l'uomo sul piedistallo più alto può informare l'uomo sul piedistallo più basso su che cosa ci sia oltre il muro. Nel fare una legge o una regola che tenga conto della possibilità o meno che l'uomo in alto passi l'informazione all'uomo in basso, il buon senso richiede di regolarsi sull'ipotesi più sfavorevole, cioè che l'uomo in basso venga informato su cosa ci sia oltre il muro.
Questo non avviene nelle onlus e ne gli enti solidali.
Per fare un esempio una raccolta fondi in una chiesa di Milano a favore dei poveri dell'Africa mediante la vendita di oggetti ottenuti in beneficenza. Ad una mia richiesta di scontrino le rimostranze degli operatori, perchè la legge lascia loro molte liberta’ in quanto opere di carità.
Ma per fare l'esempio dei preti una certa percentuale pratica la pedofilia: è lecito pensare che un'altra certa percentuale usi i soldi delle opere di carità per proprio uso personale.
Quindi fra le due ipotesi di operatori caritatevoli ed operatori approfittatori si dovrebbero fare le leggi regolandosi sugli operatori apprifittatori chiededendo loro (ad approfittatori e a caritatevoli) di emettere uno scontrino per le loro vendite e di mostrare i loro conti al pubblico.
Invece ci si regola sugli operatori caritatevoli, senza richiedere loro scontrini, fatture o qualsiasi altro strumento di controllo lasciando cosi’ via libera alla minoranza di operatori approfittatori di disporre a proprio piacimento delle risorse destinate in origine a poveri ed emarginati (senza contare i cambi di destinazione, prima fra tutte la Caritas che chiede i soldi per i poveri e poi li usa per evangelizzare e riparare i tetti delle proprie chiese, per non parlare di appropriazioni vere e proprie eccetera)
http://www.top7.it/extra/falle/onlus/tabid/356/Default.aspx



12 maggio 2009 ore 12










Organizzazione degli spazi, nelle immagini una biblioteca, al giorno d'oggi, in riferimento al sesso (ma lo stesso discorso vale per gli stranieri, per le camerette dei ragazzi, eccetera): si passa da un estremo all'altro, o tutti insieme o divisi, senza tenere conto di una terza possibilita', insieme e divisi allo stesso tempo, dando la possibilita' all'utente di scegliere la soluzione a lui piu' adatta, come nella terza e quarta immagine

http://www.top7.it/extra/domani/biblioteca/tabid/409/Default.aspx







 Formazione dei gruppi. I gruppi si formano perchè i loro componenti si riconoscono in un qualcosa che hanno in comune, come la razza, la nazione, la classe sociale eccetera.
Passando da un qualcosa ad un altro qualcosa i componenti dei vari gruppi cambiano, rendendo possibile l'unione e la comunicazione fra tutti i gruppi e creando alla fine un unico grande gruppo (o due unici grandi gruppi)


11 maggio 2009, ore 20


http://www.top7.it/extra/domani/lavoro/tabid/394/Default.aspx





Una donna con il suo doppio stato, disponibile o no, doppio stato correlato alla doppia natura degli uomini, belli e brutti.

http://www.top7.it/socialnetwork/buonoocattivo/brutto/tabid/406/Default.aspx

11 maggio 2009, ore 15

assumendo che l'uomo si comporti seguendo le stesse leggi che governano la natura, una calamita per esempio

http://www.top7.it/socialnetwork/buonoocattivo/tabid/397/Default.aspx

10 maggio 2009 ore 11


http://www.top7.it/socialnetwork/centro/boattutte/tabid/404/Default.aspx

10 maggio 2009 ore 08

























http://www.top7.it/socialnetwork/centro/centro3/tabid/405/Default.aspx

9 maggio 2009 ore 18


http://www.top7.it/socialnetwork/centro/boat/tabid/401/Default.aspx

9 maggio 2009 ore 17


http://www.top7.it/socialnetwork/centro/boattempo/tabid/403/Default.aspx

8 maggio 2009 ore 21




http://www.top7.it/socialnetwork/centro/centro2/tabid/399/Default.aspx

8 maggio 2009 ore 20





http://www.top7.it/socialnetwork/buonoocattivo/tabid/397/Default.aspx

8 maggio 2009 ore 20


http://www.top7.it/socialnetwork/centro/boat/tabid/401/Default.aspx

27 aprile 2009, ore 15



Un bibliotecario ed un netturbino al lavoro, secondo la concezione repubblicana ed anarchica.
In Repubblica sono ancora presenti molte forme di privilegio, come il lavorare in ufficio senza compiere sforzi fisici, senza sporcarsi, senza temere infortuni, senza esporsi alle intemperie del tempo (verrebbe da dire senza lavorare) per alcuni ed invece lavori faticosi, pericolosi e molte volte anche meno pagati per altri, sulla base di una presunta maggiore capacita' (o competenza).

In Anarchia invece si ruota, non ci sono categorie che lavorano sempre in ufficio o sempre in fonderia, ma si turna passando dalle 4 ore di ufficio e 4 ore di lavori pesanti per le categorie senza particolari competenze e capacita'come bibliotecari e netturbini, ad una-.due ore di lavoro pesante obbligatorio al giorno per manager, dirigenti, insegnanti universitari eccetera (compresa la piu' alta carica dello Stato)

http://www.top7.it/extra/domani/lavoro/tabid/394/Default.aspx


14 aprile 2009 ore 08
























il concetto odierno di nazione (prima immagine) e di nazione del futuro, con la tipica forma a campana che tiene conto, oltre a razza, cultura, tradizioni ecc. anche della distanza


7 aprile 2009 ore 15


Nella prima immagine Sicilia e Sardegna organizzate secondo la concezione attuale di divisione degli spazi territoriali, con i confini netti e ben definiti. Nella seconda immagine Sicilia e Sardegna come saranno dopo Schrödinger e Heisenberg, quando saranno noti i meccanismi che regolano l'unione fra due e piu' atomi

http://www.top7.it/extra/falle/nazioni/tabid/377/Default.aspx

13 marzo 2009 ore 16




http://www.top7.it/lateoriadeltutto/intrecci/fisicadeicomportamenti/statiquantici/tabid/352/Default.aspx