giovedì, 23 luglio 2009 h 14.00



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Nella prima immagine una mappa mentale come siamo abituati a vederle oggi con al centro "installare il sistema informativo" e tutta la gerarchizzazione dei passi necessari per compiere questa operazione. Nella seconda immagine la stessa mappa (solo installare il sistema informativo senza i passi successivi) con l'introduzione del concetto di tempo e movimento e nella seconda immagine un passo non presente nella mappa originale di Alberto Scocco (soldi per il sistema informativo) utilizzata per metterla in stretta relazione con la prima immagine per uno sviluppo successivo della mappa in cui i si o no non saranno separati in due parti indipendenti ma in un solo si o no dove al variare dell'uno variera' anche l'altro
http://www.top7.it/mappementali/lascelta/movimento/tabid/412/Default.aspx

mercoledì, 1 luglio 2009 ore 16

Gentile prof. Giuseppe Zanniello, buongiorno. Mi chiamo Barnaba Francesco e scrivo a proposito dell'articolo sul Corriere della Sera a proposito delle classi miste oppure separate. Possibile che non si possa attuare una soluzione mista, come dalle immagini che seguono, dando la possibilita' allo studente di scegliere la classe che piu' gli aggrada, e tenendo conto anche della diversita' dei vari studenti e dei diversi stati emotivi di uno stesso studente, per cui in certi momenti ha bisogno di piu' concentrazione e di non vedere donne mentre magari in altri momenti piu' rilassati puo' anche permettersi di avere una donna nei banchi di fronte? Grazie
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> Stamattina si delira alla grande, direi...
> saluti allo studente Francesco Barnaba (prima il nome, ragazzo, il cognome
> sempre dopo...e con "rispondi a tutti" si coinvolge tutto un indirizzario in
> un dialogo tra lei e il prof. Zanniello) e ai colleghi coinvolti in una
> questione cotanto interessante e urgente ;-) Buona giornata Ida Fazio
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scusate, ma in questo modello educativo le donne appaiono e scompaiono in risposta
alle esigenze maschili di concentrazione o relax? Sen e Nussbaum parlano di "donne
mancanti" ma pensavo si trattasse di un fenomeno legato al mancato sviluppo dei paesi
post-coloniali, invece... non si smette mai di imparare!
buon lavoro a tutti
Serena Marcenò

--Serena Marcenò
Dipartimento di Arti e Comunicazioni
Università di Palermo
V.le delle Scienze - Edificio 15
90128 Palermo

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Egregio signore
non bisogna confondere le diverse finalità di una biblioteca e di una scuola. E' bene che le biblioteche restino così
come sono e che le persone si concentrino nella lettura dei libri e delle riviste indipendentemente da chi condivide
con loro la sala di lettura.E' bene che la scuola rispetti i diversi ritmi e stili di apprendimento dei soggetti maschili e
femminili e che contribuisca a valorizzare le loro specifiche identità di genere mediante la cultura.
G. Zanniello

http://www.top7.it/extra/feedback/biblioteca/tabid/411/Default.aspx